27/11/2017
    CNCN news 2.0

    GAZZETTA UFFICIALE

    EUROPA
    DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/2175 DELLA COMMISSIONE del 21 novembre 2017che modifica l'allegato della decisione di esecuzione (UE) 2017/247 relativa a misure di protezione contro i focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in alcuni Stati membri.
    Pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L306 del 22.11.2017.

    GOVERNO

    Ministero dell’ambiente: Parchi: Galletti chiede nuove azioni, anche su clima e api.Direttiva ministero per destinazione fondi biodiversità: tra priorità confermate gestione cinghiale e convivenza con lupo, per aree marine avanti su progetto contabilità ambientale.
    Roma, lunedì 20 novembre – Con una direttiva rivolta ai Parchi nazionali e alle aree marine protette, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti indica le priorità cui destinare le risorse finanziarie assegnate per gli interventi di tutela della biodiversità.
    Per gli Enti Parco, il ministro conferma il quadro consolidato di azioni trasversali e di sistema previste nelle precedenti direttive: tra queste il monitoraggio della biodiversità con standard di valutazione della qualità naturalistica e dei servizi ecosistemici, l’ambiente alpino, l’impatto degli ungulati sulla biodiversità, la gestione del cinghiale e la convivenza con il lupo, gli uccelli quali indicatori di biodiversità, il monitoraggio e la conservazione dell’avifauna migratrice e della mesofauna, lo studio degli ambienti umidi, la conservazione della lepre italica e della lontra, i molti progetti attivi quali ad esempio le Faggete Unesco, Wolfnet 2.0 per la tutela del lupo in Appennino e l’International Waterbird Census.
    Nello stesso tempo, Galletti chiede ai parchi ulteriori azioni di sistema e trasversali, quali l’analisi del legame tra biodiversità, resilienza e cambiamenti climatici, la mappatura della protezione costiera e della resilienza nei litorali sabbiosi delle aree protette, lo studio delle api come bioindicatore della qualità ambientale, la conservazione del capriolo italico e degli habitat prioritari come quelli per l’orchidea selvatica,  l’analisi della presenza di insetti di valore conservazionistico e delle loro interazioni con specie di fitopatogeni.
    Per le 27 aree marine, che interessano circa 228 mila ettari di mare e 700 chilometri di coste, la direttiva mira al completamento delle fasi del progetto “Contabilità ambientale nelle aree marine protette italiane”,  che ha consentito, attraverso la raccolta dei dati sulle attività svolte e sulle risorse destinate alla ricerca e al monitoraggio della biodiversità, la realizzazione di un modello sperimentale di rendiconto naturalistico.
     
    Sia per i Parchi che per le aree marine protette, è previsto che entro aprile 2018 si debba estendere un primo report delle attività in corso, mentre la relazione finale delle attività svolte è prevista per novembre del prossimo anno.
    Il documento, redatto dalla Direzione “Protezione Natura e Mare” del dicastero guidata da Maria Carmela Giarratano, ricorda gli impegni assunti dall’Italia nell’ambito della Strategia Europea per la Biodiversità 2020, la relativa Strategia nazionale e le raccomandazioni contenute nel “Primo Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia”, nel quale si evidenzia l’importanza di “rafforzare il sistema delle aree protette a terra e a mare, valorizzandone il ruolo di tutela della biodiversità e dei servizi eco sistemici, migliorandone le connessioni attraverso i sistemi di reti ecologiche e di infrastrutture verdi, favorendone le politiche di sistema, in particolare nelle eco regioni, nella rete europea Natura 2000 e nella rete dei Parchi nazionali e regionali”.

    AGENZIE E AUTORITA’

    Ispra: Cambiamenti climatici e specie aliene invasive. “A Bonn si parli anche di alieni”.
    Lunedì 20 novembre - I cambiamenti climatici facilitano la diffusione di specie aliene e riducono la resilienza degli habitat alle invasioni biologiche. Potenziali rischi sanitari elevati per l’uomo e altre.
    Il comunicato stampa


    REGIONI

    Regione Veneto: Finco (LN): “Problema lupi, la montagna veneta è sofferente. Il Governo convochi un tavolo tecnico”.
    Lunedì 20 novembre - “Ho scritto al Sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani con la richiesta di convocare un Tavolo tecnico con le amministrazioni locali, la Regione e il Governo, perché venga trovata una soluzione definitiva al problema dei lupi”.
    Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale della Lega Nord,  Nicola Finco, che informa “di aver chiesto al Sottosegretario veneto all’Ambiente di farsi promotore di un Tavolo al quale siedano tutti gli Enti e i portatori d’interesse”.
    “La presenza del lupo sulla montagna veneta – esordisce il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto – non è un’invenzione, ma un problema reale che deve essere affrontato prima possibile. Dalla Lessinia fino al Monte Grappa, passando per l’Altopiano di Asiago, si è perso ormai il conto dei capi di bestiame attaccati dai lupi e poi deceduti, o delle intere mandrie spaventate dalla presenza dei numerosi carnivori”.
    “Le misure messe in campo fino ad oggi sono state evidentemente sbagliate – puntualizza il consigliere regionale –  non curanti della massiccia presenza dei lupi sulla nostra montagna. Tutelare e difendere la presenza del lupo significa dichiarare guerra alla montagna, che vive sostanzialmente di agrosilvopastorale, turismo e accoglienza”.
    “Le aziende agricole presenti sul territorio montano – prosegue Finco –  oltre a presentare peculiari aspetti, risultano essere oggi l’unico presidio concreto per la tutela, la valorizzazione e la sicurezza di un territorio fragile e maggiormente soggetto all’abbandono. Inoltre, negli ultimi giorni, con l’irrigidirsi delle temperature, i lupi si sono avvicinati alle case creando non poca preoccupazione tra gli abitanti”.
    “Per questi motivi – conclude Nicola Finco – ho chiesto al Sottosegretario all’Ambiente Degani di convocare con urgenza un Tavolo Tecnico che riunisca amministrazioni comunali, Regione e Governo, perché si trovi una soluzione concreta e definitiva a questo grave problema”

    Regione Lombardia: Chiusura caccia: abbattimenti lepri nell’ATC unico di Brescia.
    Martedì 21 novembre - L’ATC Unico di Brescia informa:
    Chiusura della caccia alla lepre nell’Atc Unico di Brescia
    Per la stagione 2017/2018, è stato autorizzato un piano di prelievo di 3.500 lepri, formulato sulla scorta dei risultati venatori delle stagioni precedenti.
    I periodi di realizzazione del piano di prelievo 2017/2018 sono tre:
    dal 17/09 al 22/10, con riconsegna delle schede entro il 27/10;
    dal 23/10 al 20/11, con riconsegna schede entro il 21/11;
    dal 22/11 al 07/12, con riconsegna schede entro il 31/12 (subordinato al raggiungimento del 80% del piano nel periodo precedente).
    Il piano 2017/2018 è così articolato:
    La caccia alla lepre è autorizzata dal 17 settembre al 20 novembre, con la possibilità di prolungare il periodo di prelievo sino al 7 dicembre, qualora venga raggiunto l’80% del piano previsto entro il 20 novembre.
    Entro il 22 ottobre si presuppone l’abbattimento del 50% del piano di prelievo.
    Qualora il numero di abbattimenti entro il 22 ottobre fosse inferiore alle 1.750 lepri, il piano totale verrà ridimensionato al doppio di quanto dichiarato entro questa data.
    Se i prelievi entro il 22 ottobre saranno superiori alle 1.750 lepri, si considera comunque corretto il piano totale di 3.500 e si procederà alla chiusura della caccia a piano completato.
    Entro il 20 novembre dovrà essere raggiunta la percentuale del 80% del piano concesso per accedere all’ultimo periodo di caccia che terminerà, come da calendario provinciale, in data 7 dicembre.
    Il prelievo realizzato alla data del 23 ottobre è stato di 2.040 lepri, da cui risulta che il piano complessivo per la stagione 2017/2018 è confermato in 3.500 lepri. Al 20 novembre dovranno essere abbattute almeno 2.800 lepri (80% del piano) per poter proseguire con il prelievo nel terzo periodo.
    Nel secondo periodo sono state prelevate 492 lepri, per un totale comprensivo anche del primo periodo di 2.532 capi.
    Non essendo stato raggiunto l’80% del piano di prelievo, la caccia alla lepre termina in data odierna nell’Atc Unico di Brescia.


    ASSOCIAZIONI

    Ente Parco Regionale dei Colli Euganei (PD): Modificato il regolamento controllo cinghiali.
    Venerdì 24 novembre - Il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei, Enrico Specchio, ha approvato con decreto alcuni chiarimenti e modifiche al Regolamento, in vigore dallo scorso 8 maggio, per il controllo della popolazione degli ungulati all’interno dell’area protetta.
    Durante questi sei mesi di vigenza del Regolamento, al fine di favorire una sua migliore applicazione ed esecuzione, i selecontrollori e i componenti della squadra faunistica dell’Ente Parco hanno prodotto alcune osservazioni, in base alle quali ora si è stabilito:
    che per la realizzazione delle nuove postazioni fisse sia consentita una deroga relativa all’utilizzo del legno, previa motivata dichiarazione del selecontrollore di non poter impiegare tale materiale;
    che le armi da usare siano esclusivamente quelle con canna ad anima rigata con  calibri compresi tra 6,5 e 7 mm, a caricamento singolo manuale o basculanti, equipaggiati con ottiche di mira;
    di determinare un diverso numero dei capi di cui può entrare in possesso ciascun selecontrollore abilitato, prevedendo che nell’ambito delle quantità assegnate parte delle stesse possa essere ceduta al proprietario del fondo sul quale viene svolta l’attività di aspetto;
    che le pasturazioni hanno lo scopo di far fermare l’animale lungo il suo tragitto e permetterne il suo abbattimento: per questo motivo si ritiene necessario tenere attive le sole poste che saranno oggetto di appostamento nel breve periodo; le pasture, inoltre, devono essere alimentate con una modica quantità di mangime.

    Federparchi: Anche Coldiretti sostiene la riforma dei parchi.
    Mercoledì 22 novembre - La riforma della legge quadro sui parchi e le aree protette (la 394 del ’91) «deve essere approvata prima della fine della legislatura» altrimenti «tutto il lavoro fatto finora andrà in fumo». A ribadirlo è il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, che dopo aver presentato un appello firmato da 158 soggetti (tra cui un’ottantina di sindaci) al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e ad alcuni ministri, sta proseguendo la campagna in difesa di una riforma che, dopo la battuta d’arresto (l’approvazione della Camera non è ancora stata seguita dall’ok del Senato), «se in vigore risolverebbe molti problemi migliorando nettamente la gestione dei parchi».
    A sostenere la posizione della Federazione italiana dei parchi e delle riserve naturali ci sono anche Giuseppe Antoci (presidente del Parco dei Nebrodi e responsabile nazionale del dipartimento legalità del Partito Democratico) e Stefano Masini (responsabile dell’area ambiente e territorio di Coldiretti).
    «Il Senato deve concludere velocemente l’iter di approvazione di modifica della legge quadro sulle aree protette» sostiene Antoci. «Il provvedimento ha seguito un iter molto lungo denso d’incontri, audizioni, convegni e approfondimenti. Nel testo sono contenute numerose novità che renderanno i parchi più efficienti nel loro ruolo di conservazione della biodiversità e che li doteranno di maggiori risorse finanziarie, utili anche a favorire l’occupazione giovanile». Ad Antoci, anche in considerazione delle sue funzione, interessa particolarmente il tema legalità. «I parchi potranno avere assegnati i beni confiscati alla criminalità organizzata, cosa ad oggi non possibile» aggiunge. «Avendo elaborato azioni di contrasto alla criminalità organizzata come presidente del Parco dei Nebrodi, questo è un segnale importante che mi riempie di gioia. Altra modifica da sottolineare – conclude Antoci – è l’inasprimento delle sanzioni per tutti gli illeciti commessi nei parchi. È il giusto completamento della linea già tracciata con le legge per gli ecoreati. Così come significativa è l’introduzione della confisca per i mezzi utilizzati per il prelievo o la cattura di organismi animali. La norma introdurrà un contrasto molto efficace alla pesca illegale nelle aree protette marine, dove spesso la criminalità organizzata utilizza prestanome nullatenenti a cui intesta imbarcazioni e attrezzature varie. Per tutti questi motivi la legge va velocemente portata in aula e approvata. Senza indugi».
    Dello stesso avviso è anche Coldiretti. «Una legge importante. L’attendiamo da tempo per far funzionare al meglio i parchi» sottolinea Stefano Masini. «Finora la protezione della natura attraverso le aree protette ha assolto a una funzione fondamentale: quella di limitare il consumo di suolo, conservando la biodiversità. Ora dobbiamo fare un passo in avanti. È necessario promuovere un’economia sostenibile legata ai territori e alla natura, proprio a partire dall’agricoltura e dal turismo. La nuova legge, che auspichiamo sia approvata a breve – conclude Masini – in una gerarchia di valori e interessi comuni contribuisce alla costruzione di queste condizioni, superando i conflitti tra lavoro e ambiente e creando un equilibrio tra tradizioni e produzioni. Una legge che, di fatto, è destinata a premiare un modello di agricoltura plurale e distintiva come la nostra».
    L’appello integrale e la lista dei firmatari è consultabile e scaricabile dal sito di Federparchi, www.federparchi.it.


    EVENTI

    28 novembre 2017 - XIII Rapporto “Qualità dell’ambiente urbano” Edizione 2017 – Roma, sede CREA, Via Po, 14, ore 8.30-16.30.
    Le Linee guida volontarie per la gestione sostenibile del suolo, approvate dal Consiglio FAO nel dicembre 2016, completano la Carta Mondiale del Suolo elaborando ulteriormente i principi da incorporare nelle politiche e nei processi decisionali che, a più livelli, riguardano la gestione dei suoli.
    L’uso sostenibile è una priorità strategica della politica di sviluppo rurale, a cui i 21 PSR italiani dedicano oltre il 10% delle risorse programmate per l’intero periodo 2014-2020.
    L’iniziativa del 28 Novembre sarà occasione per presentare il lavoro fatto e per allargare la platea di interlocutori delle linee guida anche al più ampio ventaglio di portatori di interesse dei PSR italiani.
    Alla tavola rotonda patecipa un esperto Ispra.

    3 gennaio 2018 - 19° Jaegerbiathlon di Ridanna -“L’originale dal 1994”: una festa sulla neve per i cacciatori!
    Tutti i cacciatori sono invitati a partecipare alla 19° edizione del più famoso e ricco biathlon del cacciatore dell’arco alpino, che si terrà il 3 Gennaio 2018.
    Una bellissima festa sulla neve in mezzo alle splendide montagne della Val Ridanna in  Alto Adige, dove tutti i cacciatori sono invitati, a prescindere dalle loro capacità sciistiche e balistiche. Jeagerbiatlhon di Ridanna infatti è, da sempre prima di tutto una festa, che negli ultimi anni ha ispirato tante altre manifestazioni simili sulle nostre montagne. Centinaia di cacciatori provenienti da tutta Italia e anche dai paesi vicini mettono gli sci e imbracciano il fucile in una gara in cui conta davvero soprattutto partecipare. Tutti possono vincere i premi generosissimi messi in palio dalla Riserva di caccia di Ridanna (BZ), storico organizzatore, e dagli sponsor, tra cui spiccano abbattimenti di fauna alpina e materiale da caccia di alta qualità.
    Anche quest’anno la manifestazione sarà organizzata in collaborazione con Leica Sport Optics, azienda tedesca produttrice di ottiche che costituiscono il sogno di ogni cacciatore a palla e sponsor principale del 18° Jaegerbiathlon; il premio più importante sarà il cannocchiale migliore al mondo per il tiro di caccia a lunga distanza, vincitore nel 2017 di svariate competizioni di tiro nazionali e internazionali, il Leica LRS 6.5-26×56.
    La partecipazione è aperta a tutti i cacciatori e cacciatrici di ogni età – e stato di forma fisica! – e si svolgerà come sempre presso il Centro Biathlon di Ridanna – Racines in provincia di Bolzano, il 3 febbraio 2018.
    Per informazioni:Organizzazione Jaegerbiathlon Ridanna
    Tel. +39 0472 656346 oppure +39 338 2082288
    E-Mail: info@jaegerbiathlon.it
    Moduli di iscrizione: www.jaegerbiathlon.it

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    LA CABINA DI REGIA DEL MONDO VENATORIO SOSTIENE IL MANIFESTO DI FACE PER LE  ELEZIONI EUROPEE 2024
    La Federazione Europea per la Caccia e la Conservazione (FACE), che rappresenta 7 milioni di ...
    DIVIETO MUNIZIONI CONTENENTI PIOMBO NELLE ZONE UMIDE: EFFICACI INTERVENTI CHIARIFICATORI.
    15/09/2023
    Con emendamenti in sede parlamentare alla esistente normativa viene fatta chiarezza sull’interpretazione del Regolamento europeo 2021/57.
    Le scriventi Associazioni Nazionali (Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Associazione ...
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    Le associazioni venatorie riconosciute Federcaccia, Enalcaccia, Arcicaccia, ANLC, ANUUMigratoristi, ...
    15/09/2022
    Il 25 settembre i cittadini sono chiamati alle urne per eleggere il Parlamento, dal quale scaturirà un nuovo Esecutivo a guidare il Paese. Quali sono i candidati e i partiti politici che hanno espresso la volontà di impegnarsi al fianco del mondo venatorio?
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    ANPAM, CNCN e FITAV lanciano un nuovo prodotto di comunicazione ricco di contenuti inediti per approfondire il tiro a volo a 360° dalla viva voce dei professionisti del settore
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    L’Assemblea del Comitato Nazionale Caccia e Natura ha nominato il 67enne già Presidente di Fondazione UNA al suo vertice per i prossimi 2 anni
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    Le Associazioni venatorie riconosciute e il CNCN, a seguito della positiva ordinanza del Presidente Giani per lo svolgimento dell’attività venatoria nell’ATC di residenza, si rivolgono ai Governatori di Lombardia, Calabria, Campania, Basilicata, Piemonte e Valle d’Aosta per chiedere urgentemente l’adozione di provvedimenti similari.
    04/12/2020
    Le Associazioni venatorie riconosciute e il CNCN si rivolgono ai Senatori della Commissione Giustizia del Senato per chiedere una revisione dei disegni di legge in discussione, con l’eliminazione di tutte le norme presenti contro l’attività venatoria
    11/09/2020
    Raccolte in un comodo e semplice opuscolo le buone pratiche e le attenzioni da porre in atto per tutelare se stessi e gli altri in tempi di epidemia. Dalle Associazioni riunite nella Cabina di regia del mondo venatorio l’impegno per la sicurezza dei cacciatori e dei cittadini
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